Carmen Consoli: fecondazione artificiale per avere Carlo, seme da sconosciuto

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Carmen Consoli: fecondazione artificiale per avere Carlo

Carmen Consoli, cantautrice catanese, è diventata mamma di Carlo, un vivace bimbo di 2 anni e mezzo avuto da un padre sconosciuto. Avete capito bene. Carmen si è sottoposta ad inseminazione artificiale chiedendo il seme di un uomo sconosciuto che, tuttavia, ha garantito la sua reperibilità.

L’artista siciliana ha rivelato le circostanze in cui è nato Carlo nel corso di una lunga intervista rilasciata a Grazia:

“Non voglio che Carlo passi la vita a cercare suo padre negli occhi di un uomo. E’ stato mio papà, scomparso nel 2009, a suggerirmi l’idea di avere un figlio da sola. Era anticonformista, libero, convinto della enorme superiorità delle donne“. Carmen desiderava tanto un figlio: “Credo di essere nata mamma, ma stavo diventando grande… poi ho visto Gianna Nannini e ho pensato ‘Allora si può fare’. Così ho deciso di andare all’estero per una fecondazione assistita. E’ stata una esperienza molto forte ma molto bella… Ci ho pensato a lungo, ho avuto un papà fantastico, ma poi ho capito che la cosa più importante era garantirgli un nucleo di amore. Il mio bambino cresce circondato da una famiglia. Ho scelto un donatore disponibile a essere contattato, se e quando Carlo vorrà conoscerlo”.

Carlo, dunque, quando crescerà e sarà un uomo adulto, potrà mettersi in contatto col padre naturale. La Consoli non nasconde che anche lei ha la curiosità di conoscere l’uomo che le ha permesso di diventare madre:

“Lo immagino come una specie di vichingo, grande e grosso, perché Carlo è così. Secondo me è buono e intelligente, certe cose le sento”.

La ‘cantantessa’ è una madre amorevole e presente, nonostante i numerosi impegni lavorativi. La sua vita sentimentale, però, non è al top. Carmen non è ancora riuscita a trovare l’uomo della sua vita:

“Non sono ancora riuscita a costruire un rapporto solido con qualcuno ma sento che a 55 anni magari mi sposerò”.

L’artista di Catania, lo ricordiamo, si trovava a Parigi durante gli attentati dello scorso 13 novembre. Ha sentito urla, spari e sirene delle ambulanze dalla sua stanza d’albergo. E’ stato un momento terribile per lei, che l’ha portata a sospendere i concerti in programma.

“Venerdì ero a Parigi, ho trascorso la serata e la notte rintanata ad ascoltare rumori sinistri salire dalla strada: spari, urla, sirene… La musica, l’arte sono espressione di bellezza e fonte di grande felicità. Mi perdonerete, quindi, se in questo momento non riesco a trovare nel mio cuore la gioia che mi ha sempre spinta a suonare. Ho atteso e riflettuto, ma non posso cantare: il canto mi si ferma in gola. Tornerò presto sul palco, ma non ora. Il tour estero dovrà attendere. Scusatemi. À bientôt, Paris”, ha scritto, giorni fa, Carmen sulla sua pagina Facebook.

Sicuramente, i fan della ‘cantantessa’ comprenderanno il dolore della loro beniamina. Del resto, la Consoli non è stata l’unica cantante ad annullare i concerti dopo gli attentati del 13 novembre a Parigi: lo hanno fatto anche star del calibro di U2, Foo Fighters e, ovviamente gli Eagles of Death Metal, band che si stava esibendo al Bataclan quando irruppero i miliziani dell’Isis e fecero una strage.