Napoli, farmaci gratis per indigenti. Sepe: “Amare i poveri”

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Farmaci gratis per poveri a Napoli

Nel mondo e in Italia ci sono molte persone che rinunciano alle cure perché non possono acquistare i farmaci. In verità, molti medicinali costano troppo: sono proibitivi per tanti soggetti che, così, preferiscono non curarsi. A Napoli, per aiutare gli indigenti è stata avviata l’importante iniziativa denominata “Un farmaco per tutti”.

Fondamentali per la promozione dell’iniziativa presso l’ospedale napoletano dell’Annunziata sia i manager del nosocomio che l’associazione dei farmacisti cattolici, la Curia di Napoli, Federfarma e l’Ordine dei farmacisti.

Dell’importanza di garantire i farmaci a tutti ha parlato anche l’arcivescovo metropolita di Napoli, Crescenzio Sepe, secondo cui bisogna soddisfare le necessità “della gente, dei poveri, dei tanti che fino adesso nelle parrocchie o nella stessa Curia presentavano queste ricette perché non erano nelle condizioni di poter pagare… non poter pagare i farmaci per curarsi è una cosa che tocca la coscienza. Si può morire perché non ho i soldi per comprare i medicinali? Questo mi ha indotto a volere fermamente questo progetto. Nessuno deve morire perché non può pagare le ricette mediche”.

Sepe ha ribadito il bisogno di garantire a tutti la possibilità di accedere ai farmaci e per questo ha invitato molti soggetti e associazioni a partecipare all’iniziativa. Il prelato ha aggiunto:

“Non è stato facile realizzare il progetto del banco del farmaco perché devono essere rispettate una serie di condizioni… Tutti devono avere la possibilità di avere anche quei farmaci costosi che diversamente potrebbero permettersi. Noi daremo ascolto finché il signore ci darà la forza e la possibilità.

L’iniziativa “Un farmaco per tutti” è un chiaro esempio della sostituzione della Chiesa allo Stato assente. A rispondere è stato sempre l’arcivescovo di Napoli:

“Non voglio dire cattive parole, perché sono un prete. Non facciamo queste cose per supplire, lo facciamo perché Gesù ci ha comandato di amare i poveri. Ognuno deve fare il proprio dovere, se non fanno, sono fatti loro“.

Sono allarmanti i dati relativi all’acquisto di farmaci in Italia. Il 4% degli italiani, a quanto pare, non riesce a comprare le medicine perché troppo costose. Ciò si evince dal rapporto ‘Donare per curare’. Nel 2015 si è registrato un incremento del 6,4%, rispetto all’anno scorso, delle richieste di farmaci agli enti caritativi. I medicinali più richiesti sarebbero quelli per la cura di patologie respiratorie, cardiovascolari e gastrointestinali.

Nel 2014 si è ravvisato un incremento delle richieste di farmaci sebbene sia calata la povertà assoluta. Luca Pani, direttore generale Aifa, ha affermato:

“Si tratta di pazienti che hanno malattie serie, a loro stiamo donando farmaci anche costosi, come gli antibiotici endovena. Sono persone che non possono permettersi nemmeno di pagare il ticket, e quando li portiamo in ospedale spesso è troppo tardi”.

E’ allarmante, inoltre, un dato: la spesa annua pro capite per i farmaci, in Italia, è pari a 444 euro; quella degli indigenti è di 69 euro. Sul fronte della donazione dei farmaci, bisogna sottolineare un aumento di quelle delle aziende e un calo di quelle degli italiani; in occasione della Giornata di Raccolta del Farmaco, infatti, sono state regalate solo 6.000 confezioni.

Le regioni in cui vengono richiesti maggiormente i medicinali sono Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.