Torino, disabile sequestrata e stuprata da immigrati

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Una squallida e agghiacciante storia proveniente da Torino. Una disabile 20enne è stata sequestrata e stuprata per diverse ore da 3 giovani di colore. I poliziotti, dopo alcune ricerche, hanno individuato ed arrestato i 3 stupratori.

I fatti risalgono allo scorso 27 maggio. I genitori della ragazza, non vedendola più tornare a casa, denunciarono la sua scomparsa. Un conoscente della famiglia vide la disabile per strada, sotto choc, e subito avvertì i genitori e la Polizia. La vittima dello stupro di gruppo ha rivelato ai genitori cosa le avevano fatto quei balordi, collaborando con la Polizia a rintracciarli.

Alla fine, dopo appostamenti e pedinamenti, gli agenti hanno scoperto gli aguzzini della ragazza: un ghanese, un nigeriano e un somalo. Il nigeriano si trovava in Italia nonostante nei suoi confronti fosse stato emesso un decreto di espulsione. L’accusa, per i tre, è di sequestro di persona e violenza di gruppo.

Speriamo che i giudici applichino la pena senza se e senza ma, visto che una ragazza, per giunta disabile, ha vissuto momenti terribili. Per chi non lo dovesse sapere, gli stupri portano spesso tremende conseguenze psicofisiche, come insonnia, nausea, delirio, incubi e depressione. Capita spesso che la donna, dopo una violenza, sia sempre angosciata e in ansia perché crede che, prima o poi, venga nuovamente stuprata.

Un terzo delle vittime degli stupri è colpito da disturbo post-traumatico. In questo caso è assolutamente necessario un supporto psicologico, anche perché il soggetto diventa psichicamente instabile e potrebbe addirittura commettere azioni sconsiderate.