19 anni e 6 polmoni nell’arco della vita

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Trapianti polmone Siena

Straordinario doppo ri-trapianto di polmone a una 19enne presso il Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena. L’eccezionale intervento è stato eseguito lo scorso dicembre ma ne è stata data notizia solo martedì scorsa, quando la giovane è potuta tornare a casa, dopo un lungo periodo di riabilitazione in ospedale. La 19enne era affetta da fibrosi cistica e nell’arco della sua vita ha cambiato ben 6 polmoni: un vero record. I polmoni che aveva dalla nascita vennero sostituiti 3 anni fa; poi, l’anno scorso, un altro rimpiazzo. Il duplice trapianto di polmone non era mai stato eseguito in Toscana, rappresentando una rarità anche nel mondo. Piero Paladini, direttore delle unità operative trapianto di polmone, ha affermato:

“Il ri-trapianto interessa circa il 4% dei pazienti trapiantati e in Europa è una procedura che riguarda poco più di 50 pazienti all’anno”.

Soffermandosi sul ri-trapianto effettuato sulla 19enne, Paladini ha aggiunto:

“Nel dicembre 2015 è stato necessario procedere al ri-trapianto di entrambi i polmoni per una condizione di rigetto cronico caratterizzata da un danno polmonare progressivo, conosciuto come bronchiolite obliterante… Il ri-trapianto presenta problemi più complessi rispetto al primo trapianto e il successo dell’intervento è legato a diversi fattori”.

Dopo il secondo trapianto, la 19enne è stata trasferita dapprima nel reparto di terapia intensiva cardiotoracica, poi presso l’Uoc Malattie respiratorie e trapianto polmonare. Negli ultimi anni è notevolmente aumentato il numero dei trapianti di polmone. Gli organi non vengono solo prelevati da persone decedute, visto che è possibile anche donare un lobo polmonare. E’ doveroso comunque precisare che la donazione di un lobo polmonare è un’operazione molto rara nel mondo, che viene eseguita solo in pochi centri specializzati. Tantissime persone, attualmente, aspettano di essere sottoposte a un trapianto di polmone. Secondo recenti dati, dal 2003 al 2014 è cresciuto notevolmente il numero di persone in attesa di un trapianto di polmone. Il tasso di sopravvivenza dopo un trapianto di polmone è dipendente dalla patologia per cui il paziente è stato operato. Secondo un monitoraggio condotto anni fa in base alla nuova legge sui trapianti, il tasso di sopravvivenza dei soggetti sottoposti a trapianti nel 2007 era, dopo 12 mesi, pari al 76,5%. La scienza e la medicina fanno però passi da gigante, quindi il tasso di sopravvivenza dopo un trapianto di polmone aumenta sempre di più. Generalmente, a un anno dal trapianto, il tasso di sopravvivenza si aggira sull’80%, mentre dopo 5 anni dall’intervento, sul 50%. Il tasso di sopravvivenza varia a seconda della patologia del paziente e della struttura sanitaria in cui viene effettuato l’intervento. E’ bene, quindi, che i pazienti si informino preventivamente sull’ospedale.

Generalmente, il trapianto di polmone viene eseguito in caso di grave insufficienza polmonare. Prima di arrivare a un intervento del genere, i medici consigliano ai pazienti di mutare stile di vita. Esistono determinate patologie che provocano gravi danni ai polmoni e quindi rendono necessario un trapianto, come l’enfisema, la fibrosi cistica, l’ipertensione polmonare, la broncopneumopatia cronica ostruttiva e la sarcoidosi. Il medico, prima di consigliare un trapianto di polmoni al paziente deve informarlo dei rischi, visto che si tratta di un intervento complesso. L’operazione, comunque, si deve sempre eseguire solo se i vantaggi superano i pericoli. Una delle insidie peggiori che sussistono quando viene eseguito un intervento del genere è il rigetto del polmone. Il sistema immunitario del paziente tende a respingere l’organo impiantato perché lo reputa una patologia. Per fortuna, la 19enne operata a Siena sta bene ed ora tornerà a condurre la vita di sempre, una vita come tutte le sue coetanee.