Bimbo gioca a pallone e muore per scheggia vetro: arteria femorale recisa

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Scheggia vetro uccide bimbo che gioca a pallone

Talvolta il destino è proprio crudele nei confronti di determinate persone. Un bimbo di 7 anni residente a Guardia Piemontese, in provincia di Cosenza, stava giocando a pallone ed è morto. Secondo le ultime informazioni, il piccolo ha lanciato la palla contro una vetrata, infrangendola, e poi un pezzo di vetro gli si è conficcato nella coscia, lesionando l’arteria femorale. Sul posto sono arrivati immediatamente gli operatori sanitari, che hanno soccorso il bimbo, trasportandolo poi all’ospedale di Paola con l’elicottero. Il bambino, però, non ce l’ha fatta: è morto poco dopo l’arrivo nel nosocomio calabrese per una forte emorragia.

Una scheggia di vetro è costata la vita al bimbo calabrese che giocava nel giardino di casa. Una vera tragedia è avvenuta ieri sera nel piccolo paese in provincia di Cosenza. Giocare a pallone è rischioso: lo testimoniano episodi come quello avvenuto ieri a Guardia Piemontese e quello a Ponte San Marco, in provincia di Brescia, dove è morto un 15enne.

L’adolescente che ha perso la vita nel bresciano, però, non è deceduto per una scheggia di vetro ma perché è stato travolto da un treno: giocava a pallone vicino ai binari. La giovane vittima si chiamava Clodian Sefarae. Secondo i carabinieri e gli agenti della Polfer, il pallone era finito sui binari e il ragazzino era corso subito a prenderlo. In quel momento, purtroppo, stava sopraggiungendo un convoglio che lo ha travolto. Non è stato un pezzo di vetro ad uccidere Clodian, un giovane albanese, ma un treno, un grosso treno. Il piccolo non doveva giocare vicino a quei binari. I genitori e le due sorelle sono subito accorsi sul luogo della tragedia: i militari stavano già mettendo il nastro bianco e rosso. Il sindaco di Ponte San Marco, Marika Legati, ha dichiarato:

E’ una tragedia. Non avevo mai sentito che gruppi di ragazzini giocassero la sera vicino alla stazione”.

Un frammento di vetro ha stroncato un bimbo che stava giocando a pallone. L’arteria femorale è stata recisa e l’emorragia è stata esiziale. Nel corpo del piccolo c’era poco sangue per consentire all’organismo di funzionare correttamente.  Il personale sanitario è intervenuto immediatamente ma il bambino ha perso molto sangue. Troppo. Il bimbo, secondo i medici dell’ospedale di Paola, era pallido, aveva piedi e mani freddi. Ogni manovra per salvarlo si è rivelata vana: il cuore ha cessato di battere poco dopo il trasporto nell’ospedale calabre. Perché quella scheggia di vetro non è caduta per terra invece di recidere l’arteria femorale del bimbo?