Garlasco: 15enne intrappolata in porta treno e trascinata

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Garlasco, intrappolata in portellone treno e trascinata: 15enne in Rianimazione

Una 15enne di Garlasco è rimasta intrappolata nel portellone di un treno ed è stata trascinata per svariati metri. Ora è in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione

 

La ragazzina è salita all’ultimo momento sul treno, mentre si stavano chiudendo le porte ed è rimasta incastrata. Il treno del Vercelli-Pavia è partito ugualmente e la giovane è stata trascinata per svariati metri. E’ successo alla 7 di stamane. Il convoglio era pieno di pendolari. La minorenne, in base alle ultime informazioni, era insieme ad alcuni compagni e si stava recando a scuola.

Il treno era pieno ma la giovane ha cercato ugualmente di salire, all’ultimo momento. L’azione, però, le è costata cara. Trenord, però, nega tale tesi, sottolineando che il convoglio è partito dopo tutti i controlli previsti sulla discesa e salita delle persone. Le operazioni di incarrozzamento, in sostanza, si erano concluse positivamente. Allora perché la 15enne lotta tra la vita e la morte su un letto d’ospedale?

Si dovrà fare chiarezza sull’episodio. Intanto Polfer ha avviato un’inchiesta e Trenord ha iniziato un’indagine interna.

La minorenne è stata subito trasportata dall’ambulanza al Policlinico San Matteo di Pavia, dove i medici le hanno riscontrato lesioni su tutto il corpo. Speriamo che la giovane si possa salvare.

Ennesima grana dunque per Trenord azienda lombarda spesso finita sulla ‘graticola’ mediatica. Recentemente ha tenuto banco la vicenda dei macchinisti con la busta paga gonfiata in caso di ritardo dei treni. Ebbene sì, alcuni ferrovieri di Trenord hanno rivelato che, se fanno arrivare il treno in ritardo, ricevono aumenti in busta paga. Assurdo ma vero. A sporgere la denuncia sono stati 3 macchinisti della Milano-Cremona-Mantova, che hanno voluto mantenere il loro anonimato:

“Su questa linea, ogni volta che un treno accumula 20 minuti di ritardo ci fa guadagnare 13 euro. La puntualità non è redditizia per il nostro stipendio”.

Il CEO di Trenord, Cinzia Farisè, ha promesso di eliminare la norma contrattuale che favorisce il proliferare di ‘macchinisti lumaca’.