India, tassista stupra cliente: vittima aveva usato Uber

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Non si arresta l’ondata di stupri in India. Ora anche i tassisti si mettono a violentare.

Ndtv ha reso noto che i poliziotti indiani hanno fermato il tassista Shiv Kumar Yadav, in quanto ritenuto autore dello stupro commesso venerdì scorso.

Il tassista arrestato svolgeva la sua professione mediante Uber, celebre rete di radio-taxi internazionale, ed aveva minacciato una ragazza di massacrarla di botte qualora si fosse opposta alla violenza ed avesse denunciato lo stupro alle forze dell’ordine.

Secondo le prime indiscrezioni, il tassista non possedeva la licenza comunale (Psv), necessaria per rendere servizi al pubblico, né un Gps, apparecchio indispensabile sui radio-taxi.

Fonti della Polizia hanno rivelato che i medici hanno appurato lo stupro subito dalla giovane, una dipendente di una società finanziaria di Gurgaon.

La donna aveva passato una bella serata con diversi amici e poi, per rincasare, aveva deciso di chiamare il taxi mediante la app di Uber. Il taxi è arrivato subito e l’autista ha invitato la donna a salire a bordo. La scelta le è costata cara. Il tassista ha portato la ragazza in una zona appartata e l’ha violentata.

La vittima dello stupro è stata anche presa a pugni. Una storia agghiacciante che fa tornare alla ribalta il fenomeno dilagante degli stupri in India.