Pizza napoletana: fa bene o fa male?

0

Quando diciamo pizza abbiamo detto tutto: un piacere per il palato che accontenta tutti i gusti. Patrimonio dell’UNESCO, ormai il mondo intero non ne può fare a meno, e pure se la patria per antonomasia è Napoli, tutti hanno imparato a farla e soprattutto gustarla.

Tuttavia sarà la società che cambia, sarà che l’informazione ormai viaggia più veloce del pensiero, in tanti si stanno domandando quanto davvero faccia bene o faccia male la pizza napoletana.

Pizza napoletana: relax o no?

La pizza, in napoletano detta “a’pizz”, ha fatto innamorare intere generazioni, e oggi è tra i piatti preferiti di grandi e piccini. In qualità di alimento più che completo, grazie alle sue numerosi varianti, rientra spesso a pieno in una sana dieta mediterranea… divenendo così una sorta di pausa relax, una specie di antistress per chi la mangia.

Viceversa poi c’è chi tende a considerarla un superfood, che dalla lievitazione alla cottura porta solo tossicità nel nostro corpo. E quindi tutto viene ad essere fuorché un mezzo antidepressivo che sappia far sorridere. I pareri sono divisi e di gran lunga discordanti, ma quasi nessuno intende fare a meno di un sapore così sublime.

Quando la pizza napoletana fa male?

Ma quando fa male la pizza? Sicuramente quando è bruciata. Questa è la prima cosa: zone bruciacchiate o addirittura carbonizzate nei bordi e nella parte inferiore dell’impasto. Non è di ottima qualità se vengono impiegati prodotti scadenti, il che è visibile già dall’aspetto. Senza poi contare l’importanza della lievitazione: una lievitazione fatta a metà, che si interrompe per un qualunque motivo, porterà a creare aria nello stomaco e tanti altri disturbi intestinali (oltre che incidere sul sapore della pizza). Di conseguenza la pizza sarà pesante, avrà l’odore e il sapore del lievito e avrà una consistenza gommosa.

Quanto la pizza napoletana risulta dietetica

Per il discorso dieta, di sicuro la pizza non è che sia un alimento ipocalorico, eppure in una regolare dieta fatta per perdere peso, almeno una volta a settimana viene inserita nel piano alimentare. Certo, non è che la si può prendere con ingredienti pesanti o fritti, ma una regolare pizza con mozzarella e magari accompagnata da verdure alla griglia può risultare un pasto completo e per nulla ingrassante.

Se poi siamo fedeli alle tradizioni partenopee, allora non ci resta che prendere gusto pizza per antonomasia, alias la margherita: pomodoro, mozzarella, un filo d’olio e il tutto arricchito da profumate foglie di basilico.

La pizza napoletana: certo che fa bene!

Intorno al mito della pizza napoletana ci sono tante cattive dicerie, ma nessuno può smontare la massima secondo cui la pizza è buonissima e fa bene. Quando? Quando è fatta a regola d’arte, quando si è posta cura e attenzione nel dosare gli ingredienti, quando l’impasto è stato messo a lievitare con le giuste maniere e rispettando tempistiche e temperature ideali. Una pizza perfetta è fatta di ingredienti altrettanto perfetti: pomodoro di qualità (e non scaduto come spesso accade), olio extra vergine d’oliva e inoltre, cosa che non guasta: tanta ma tanta passione. Se poi invece vogliamo cimentarci a farla in casa, non ci resta che seguire le istruzioni della ricetta che troviamo su RicettaPizzaNapoletana.it