Roma, bimbo americano cade dal secondo piano: sonnambulismo?

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Un bimbo americano di sei anni, in vacanza a Roma con i genitori, è caduto ieri dal secondo piano di un palazzo ubicato in via del Boschetto, nel centro storico della Capitale. Il piccolo è piombato dapprima sul motore esterno dell’aria condizionata e poi su una pianta

 

I parenti del bimbo hanno subito avvisato il personale del 118, che è arrivato sul posto in pochi minuti. Il piccolo, ora, è in prognosi riservata all’ospedale pediatrico ‘Bambino Gesù’ ma non rischia la vita. Sull’episodio indagano i carabinieri della Compagnia Roma Centro. Si ipotizza che la caduta sia stata dovuta al sonnambulismo.

Fortunatamente, la caduta è stata attenuata dai condizionatori e dall’edera attaccata alla facciata dello stabile. I motori e la pianta, insomma, si sono comportati da cuscinetti: ecco perché il ragazzino non rischia la vita, sebbene abbia riportato ferite su tutto il corpo.

E’ facile, dunque, che il bimbo americano sia stato vittima del sonnambulismo, un disturbo del sonno che, com’è noto, si manifesta proprio durante l’infanzia e l’adolescenza. I genitori sono in ansia quando scoprono che un figlio è sonnambulo, specie in tenera età, in quanto temono per la sua incolumità. Il caso avvenuto a Roma in queste ore testimonia che i genitori non devono ‘riposare sugli allori’ quando un bimbo soffre di sonnambulismo.

Solitamente il suddetto disturbo del sonno compare tra i 3 e i 12 anni; poi tende a svanire in età adulta.  I sonnambuli non devono essere svegliati, perché ciò potrebbe creargli un forte choc.

Chi ha un figlio sonnambulo, dunque, deve fare attenzione al comportamento del piccolo durante la notte. Ricordiamo che il sonnambulismo non è una malattia.