Anoressia: “Felicemente imperfetta” al Bambin Gesù, storie di ragazze guarite

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Anoressia: convegno al Bambino Gesù di Roma

L’anoressia e la bulimia sono tremendi disturbi alimentari che, purtroppo, colpiscono sempre più giovani. Negli ultimi anni, l’anoressia ha fatto soffrire molti giovani e le loro famiglie. Ecco, l’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma ha deciso di organizzare una conferenza durante la quale verranno fornite molte informazioni sul suddetto disturbo alimentare. Il convegno si terrà domani pomeriggio, alle 16.30, all’Auditorium San Paolo.

Prederanno parte alla conferenza sull’anoressia non solo il presidente del Bambin Gesù, Mariella Enoc, e di Bruno Dallapiccola, direttore scientifico, ma anche molti esperti di anoressia, come Valeria Zanna, psichiatra del Bambin Gesù, e la cineasta Maite Bulgari. Tra il pubblico ci sarà anche Ilaria Caprioglio, scrittrice, avvocato, ed ex anoressica che ha vinto la battaglia contro il perfido disturbo alimentare.

Al convegno non possono partecipare solo gli addetti ai lavori e i medici, ma anche tutti coloro che vogliono approfondire la loro conoscenza dell’anoressia, come studenti, associazioni che operano nel campo dei disturbi dell’alimentazione.

Il convegno si concluderà con la proiezione di “Felicemente Imperfetta”, pellicola diretta dalla Bulgari e girata nel Day Hospital di Neuropsichiatria infantile del Bambin Gesù. Il documentario tratta storie di ragazze anoressiche che sono riuscite, grazie all’impegno e al sostegno emotivo delle loro famiglie, a guarire.

Secondo recenti studi, anoressia e bulimia, a differenza di altri disturbi alimentari, possono colpire anche gli under 16. Pierandrea Salvo, coordinatore del centro per i disturbi del comportamento alimentare dell’Ulss10 “Veneto Orientale”, ubicato a Portogruaro, ha spiegato:

“L’abbassamento dell’età è un fenomeno iniziato da alcuni anni ed è stato documentato per primo a Padova – precisa Salvo -. La presenza così cospicua di ragazzine obbliga i meccanismi di trattamento ad adattarsi… La presenza nel nostro centro di ragazze sempre più giovani ci ha spinto a sottoscrivere tre anni fa un accordo con l’ufficio scolastico per garantire alle utenti la possibilità di proseguire gli studi, seguendo via Skype le lezioni dalle scuole di provenienza. Infatti il trattamento non può precludere l’istruzione e ci siamo dovuti arrangiare al meglio”.

Quando l’anoressia insorge precocemente bisogna fronteggiare tutta una serie di problematiche diverse da quelle tradizionali. C’è il rischio, ad esempio, del blocco della crescita o di osteoporosi prematura.

Il Bambin Gesù, così come altri centri italiani (ad es. quello di Portogruaro) sono determinanti per aiutare le piccole vittime dell’anoressia ad un uscire dal terribile tunnel.

“Il 70% delle persone ricoverate proviene da territori esterni alla nostra Asl: arrivano da molte regioni d’Italia e da tutto il Veneto. Il numero di persone con anoressia e bulimia si è ormai stabilizzato, ma resta così importante che i servizi sono sommersi. C’è bisogno di presa in carico territoriale prima e dopo la struttura di riabilitazione“, ha aggiunto Salvo.

I genitori devono fare molta attenzione all’anoressia e alla bulimia, perché, rispetto al passato, insorgono prima in quanto la società è diversa da quella di 20/30 anni fa: oggi i piccoli sono molto stimolati e conducono stili di vita non molto diversi da quelli degli adulti. La psichiatra del Bambin Gesù Valeria Zanna ha affermato al riguardo:

“Oggi i bambini sono bombardati da stimoli che contribuiscono a sostenere un’immagine di magrezza eccessiva sostanzialmente irraggiungibile. Quando questi stimoli si intrecciano con una personalità già insicura o arrivano in una particolare fase evolutiva possono incidere sull’insorgenza del disturbo“.