Immigrazione, Salvini replica a Galantino: “Fa politica a nome della Chiesa”

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Il segretario della Cei, monsignor Galantino, e il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, hanno tenuto banco nelle ultime ore per un vivace dibattito sul tema dell’immigrazione e dell’accoglienza dei migranti. Entrambi, nonostante abbiano vedute opposte in merito, sono concordi nel ritenere che sulla questione dell’immigrazione il Governo è rimasto inerte

 

 

La Cei e diversi membri della Lega Nord hanno battibeccato, nei giorni scorsi, sul tema dell’immigrazione. La Cei ha sferzato i leghisti, ritenendoli privi di umanità perché non vogliono accogliere gli immigrati. Il leader del Carroccio ha subito replicato a monsignor Galantino: “Conosco uomini di Chiesa che non la pensano come questo vescovo comunista. A pensar male, viene da credere che voglia difendere il business miliardario che una parte minoritaria della Chiesa coltiva grazie agli immigrati”. Salvini, poi, ha commentato così le parole di chi dice che Galantino ha le stesse vedute di Papa Francesco: “Il Papa è ad un livello troppo alto perché io lo possa giudicare, ma se un vescovo vuole fare politica deve aspettarsi le risposte che si merita. C’è un sacco di gente che non vota Lega e che la pensa come me. Qualcuno me l’ha detto direttamente”.

Scontro al vetriolo sul tema immigrazione, dunque, tra Salvini e Galantino. Vedute diverse. Salvini, però, condivide l’opinione del religioso in merito all’inoperatività del Governo in tema di accoglienza e immigrazione: “La penso come il monsignore. Il governo non fa nulla, che è anche peggio che adottare soluzioni sbagliate”.

Ricordiamo che, qualche giorno fa, durante un’intervista a Radio Vaticana, monsignor Galantino usò parole forti contro i politici, senza però fare alcun riferimento: “Sentiamo parlare di ‘insopportabilità del numero di richiedenti asilo, è un atteggiamento alimentato da quattro piazzisti da quattro soldi che pur di prendere voti, di raccattare voti, dicono cose straordinariamente insulse”. Sebbene il monsignore non abbia fatto nomi, il primo a replicare è stato, guarda caso, il leader del Carroccio Matteo Salvini, che durante un’intervista ad Affari italiani, ha dichiarato: “Chi difende questa invasione a distanza, o non capisce o ci guadagna. Non si tratta di essere cattolici o no, si tratta di buonsenso. Sono felice del sostegno che arriva, a me e alla Lega, da tante donne e uomini di Chiesa senza le fette di salame sugli occhi e le tasche piene… La mia non è una polemica con la Chiesa ma con qualcuno che straparla e fa politica a nome della Chiesa”.

Il M5S non si sente bersagliato dalle parole di Galantino, visto il suo atteggiamento in tema d’immigrazione diverge da quello della Lega Nord. Il senatore pentastellato Nicola Morra, in occasione di un’intervista all’Adnkronos, ha rivelato in merito alle accuse del segretario della Cei: “Di sicuro non erano rivolte a noi, dal momento che le nostre posizioni sono ben diverse da quelle di Salvini. Il M5S però non vuole sparare sui barconi, ma impedire che i fenomeni migratori producano altra morte… Invece di spendere nell’accoglienza, perché non investiamo soldi nella cooperazione in quei Paesi?”. Morra ha ribato poi che il M5S “non è razzista, così come non lo è Beppe Grillo, che è figlio di una città di mare”.