La Meningite terrorizza la Toscana, sembra colpire la valle a Nord dell’Arno!

0

imageE’ un nuovo caso, quello odierno, a scatenare il panico sulla situazione Toscana riguardante la Meningite. Una cinquantenne di Campi Bisenzio che mostrava tutti i sintomi da infezione da meningococco C e’ stata ricoverata all’ospedale Careggi. Con l’ultimo caso, sale a 41 la conta degli infetti dal gennaio 2015, un conteggio disarmante sia per medici che per esperti che mai si erano trovati di fronte ad un così anomalo ceppo epidemico di meningite, tanto virulento e dalle caratteristiche mai viste.

 

La meningite, infatti, solitamente, e secondo quanto sostengono i libri di medicina di mezzo mondo, colpisce la fascia giovanile e non oltre i 20 anni d’età. L’epidemia Toscana che sta terrorizzando la regione e preoccupando famiglie e medici risulta, invece, particolarmente aggressiva negli anziani ed ha colpito trasversalmente tutte le fasce d’età, senza un’apparente correlazione tra i casi.

 

Tuttavia, una mappatura dei casi tra il 2015 ed il 2016 ha rivelato un dato tanto inquietante quanto interessante dal punto di vista medico: il virus ha colpito prevalentemente la zona a Nord dell’Arno, da Firenze a Pisa, passando per Empoli e la Valdinievole. Com’e’ possibile tutto ciò? La territorialità può essere un indicatore importante al fine di scoprire le cause dell’epidemia? A spaventare sarebbero soprattutto i portatori sani del virus i quali potrebbero insospettabilmente contagiare chiunque.

 

Le persone colpite, tuttavia, non hanno niente in comune e, spesso, sono anziani che non hanno grandi contatti col mondo esterno. Perche’? Al fine di studiare una delle epidemie più atipiche degli ultimi anni, si riunirà a Roma una speciale Task Force, responsabile di trovare risposte concrete anche in merito alla grande richiesta di vaccini contro il ceppo c della meningite, al momento non disponibili in molte zone.

 

E’ il sottotipo st 11 del ceppo C ad essere il più aggressivo ed il responsabile dei numerosi decessi dall’anno scorso al 2016. Dal 2016 sono stati già 11 i contagiati. Il 23enne colpito la scorsa settimana e ricoverato in terapia intensiva sta meglio. Si era vaccinato e ciò significa che, al momento, il vaccino resta l’unica arma per combattere il virus. Sebbene non garantisca una protezione al 100% contro i sottotipi più aggressivi del ceppo C, può, quasi certamente, garantire una maggiore risposta di fronte alla malattia ed un rischio minore di mortalità.

I medici ne sono certi. Il vaccino resta l’unica arma a disposizione. La vaccinazione gratuita e’ stata estesa a tutta la Toscana, fino ai 45 anni d’età. Tuttavia, l’incredibile ed anomalo coinvolgimento della fascia d’età 50-70 ha spinto gli esperti verso una decisione mai presa: rendere disponibile gratuitamente il vaccino sino ai 55 anni d’età!

Inoltre, si pensa ad una soluzione alternativa, ma rischiosa: somministrare un antibiotico specifico ad 1 milione di toscani, residenti nell’area di massimo contagio. Sarebbe un’opzione fattibile?

Ma come fare per vaccinarsi? Se si possiede i requisiti per la vaccinazione gratuita, recarsi dal proprio medico di base che dovrà effettuare il vaccino nel proprio studio, per accelerare i tempi. Altrimenti, potete acquistare il vaccino (ha un costo di 90 euro) ed effettuarlo privatamente, se fuori fascia gratuita.

Al momento il vaccino sembra l’unica arma contro un’epidemia di cui sappiamo troppo poco e che si sta propagando con estrema silenziosità e violenza in prossimità dell’Arno.