Panama Papers: Gianni Infantino e Vladimir Putin coinvolti nello scandalo

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Panama Papers inchioda Putin

Non si fa altro che parlare dello scandalo Panama Papers negli ultimi giorni, scoppiato dopo una fuga di dati ‘scottanti’ in possesso dello studio legale Mossack Fonseca, ubicato a Panama

 

 

 

 

 

Sono tantissimi i personaggi invischiati in questo scandalo che rischia di minare l’assetto politico ed economico di molti Stati. Uomini d’affari, banche, aziende e leader politici avrebbero compiuto attività illegali come se nulla fosse in quanto godevano della protezione dello studio legale panamense Mossack Fonseca. Tra i reati contestati ci sono evasione del fisco e riciclaggio di denaro. Il tabloid tedesco Sueddeutsche Zeitung è venuto in possesso di 11,5 milioni di documenti, che poi ha inviato al Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi. Si stima che la fuga di notizie degli ultimi giorni abbia addirittura una portata maggiore di quella che, nel 2010, diede vita allo scandalo Wikileaks. Tra i soggetti coinvolti anche leader politici di oggi e di ieri e personaggi vicini, ad esempio, a Marine Le Pen, numero uno di Front National, e a David Cameron, premier inglese. Lo scandalo Panama Papers ha già fatto la sua prima ‘vittima’: il premier islandese Sigmundur Gunnlaugsson si è dimesso in quanto avrebbe occultato i suoi investimenti (svariati milioni di dollari) nelle banche panamensi, forte della copertura della società Wintris. Il Corriere della Sera ha riferito che rischia grosso anche il leader della FIFA, Gianni Infantino:

“Avrebbe firmato contratti con società offshore per cedere diritti televisivi sotto il prezzo di mercato quand’era a capo dell’ufficio legale della Uefa, la potente Federazione europea di cui è stato segretario generale”.

Accusato anche il presidente russo Vladimir Putin, il cui portavoce ha reso noto nelle ultime ore che si tratta solo dell’ennesimo tentativo di “screditare Putin e la leadership russa”. I soggetti coinvolti nello scandalo Panama Papers avrebbero, mediante società di comodo, occultato ingenti quantità di denaro nei paradisi fiscali, evitando così di pagare molte tasse. Tali soggetti agivano in collaborazione con lo studio Mossack Fonseca, di cui si sa solo che creava e gestiva società di comodo nei paradisi fiscali, tra cui Panama, ovvero in luoghi dove vige un regime fiscale favorevole. I legali dello studio respingono le accuse, e asseriscono che in 40 anni di attività lo studio non ha mai commesso reati come quelli contestati ultimamente. Putin stavolta è stato messo con le spalle al muro? Forse, ma il leader russo e i suoi fedeli che si tratta di un altro tentativo per minare la leadership in Russia. L’addetto stampa di Putin ha affermato che si vuole solo annebbiare il successo russo in Siria contro l’Isis (Palmira è stata recentemente liberata).

Lo scandalo Panama Papers non tocca, però, solo Vladimir Putin ma anche suoi amici, parenti e fedelissimi come Arkady e Boris Rotemberg e Serghey Rodulghin, noto violoncellista. L’inchiesta coinvolge anche personaggi italiani e l’Agenzia delle Entrate ha già chiesto spiegazioni a politici, sportivi e artisti che, probabilmente, hanno depositato le loro ricchezze nei paradisi fiscali per sottrarsi alla mannaia del Fisco italiano. Chissà? Siamo solo all’inizio di una vicenda che sta facendo tremare il mondo della politica e dell’economia.