Race for the cure: parola d’ordine è prevenire, cancro al seno è guaribile

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Domenica scorsa, a Roma, si è svolta la 16esima edizione di Race for the Cure, maratona per sensibilizzare la popolazione sulla lotta contro il cancro al seno. I partecipanti sono stati numerosi, decisamente oltre le attese: si attendevano circa 40.000 persone; invece se ne sono presentate oltre 70.000.

L’oncologo Riccardo Masetti ha asserito: “Dovremmo aver fatto un nuovo record superando 70mila iscritti. Nel corso del week end abbiamo eseguito oltre 2500 visite a donne nel villaggio che abbiamo allestito, scoprendo anche alcuni tumori“. Presenti all’evento anche molti personaggi famosi del mondo dello spettacolo, della politica e dello sport, come Maria Grazia Cucinotta e Rosanna Banfi. Ignazio Marino, sindaco di Roma, ha asserito: “I numeri della malattia sono impressionanti, ma è fondamentale ricordare che si può guarire. Il tumore al seno oggi è una malattia non solo curabile ma guaribile. L’aspetto però fondamentale è la diagnosi precoce. Oggi in Italia una donna che si ammala di un tumore al seno ha grandi possibilità di guarire. Ma ancora oggi si ammalano 47mila donne l’anno, una ogni 15 minuti, in pratica 1 su 9, ed è la causa di morte più importante per il sesso femminile dopo i 35 anni”.

Si sono improvvisate podiste anche Maria Elena Boschi (ministro per le Riforme) e Laura Boldrini (presidente della Camera). Quest’ultima ha affermato: “Non bisogna nascondersi dalla malattia, renderla nota significa aiutare molte altre donne a farcela. Prevenire è la parola d’ordine e tutte noi abbiamo il dovere di volerci bene e di volerne alle altre”.