Come è cambiata la profumeria negli ultimi anni?

0
profumo

Sono passati tanti anni da quando il non plus ultra della profumeria era la fragranza di cui un’iconica Marilyn Monroe indossava cinque gocce prima di andare a dormire. Il mondo della bellezza è stato interessato da diversi cambiamenti. Alcuni di questi hanno riguardato anche la profumeria.

L’atmosfera magica dei negozi

Quando si parla di cambiamenti che hanno coinvolto ogni parte della nostra quotidianità negli ultimi anni, non si può non chiamare in causa il Covid. Per quanto riguarda il suo impatto sulla profumeria, il principale è senza dubbio l’eliminazione e il successivo cambiamento dell’utilizzo dei tester. Questo ha portato i brand a dover ripensare diversi aspetti, tra i quali gli spazi di vendita. A dimostrazione dei passi fatti da questo punto di vista, è possibile citare l’esperienza di diversi brand internazionali, che accolgono l’utenza in spazi dall’estetica essenziale e caratterizzati da un’atmosfera che ha del magico ed è paragonabile a un invito a lasciare per qualche minuto da parte lo stress e immergersi nella meraviglia.

In poche parole, l’esperienza di piacere diventa totalizzante ed è vista come un veicolo di miglioramento generale del benessere.

Fragranze senza etichette

Era il 1994 quando venne lanciato uno dei primissimi profumi genderless della storia, una vera rivoluzione perfetta per il decennio colorato e trasgressivo di cui, ai tempi, si stava per raggiungere la metà. Da allora di acqua sotto ai ponti ne è passata tantissima a livello sociale e, oggi come oggi, il trend delle fragranze genderless ha letteralmente investito il mondo della profumeria. Profumi senza etichette che, a differenza di quanto affermano i detrattori, non puntano assolutamente ad appiattire le individualità, ma anzi a consentire a chi li utilizza di esprimere al massimo la propria unicità.

Questa voglia di libertà si respira anche attraverso i nomi scelti per le singole fragranze. A dimostrazione di ciò è possibile ricordare il fatto che, in occasione di un recente evento internazionale di profumeria, ne è stata presentata una che ha un nome in grado di dire tantissimo agli appassionati di letteratura: On the Road. Sì, stiamo parlando del romanzo di Jack Kerouac, il manifesto di quella beat generation che, con il suo percorso di ricerca e di rottura dei canoni, tanto ha insegnato a chi, nei decenni successivi – il libro è uscito nel 1951 – ha innovato a livello sociale.

Il boom della profumeria di nicchia

Sempre nell’ottica della ricerca di canali di espressione della propria individualità è possibile inquadrare il boom della profumeria di nicchia. Quando si parla di profumi di nicchia, si inquadra quell’approccio che vede i maestri profumieri allontanarsi dalle logiche di marketing per creare delle vere e proprie opere d’arte artigianali finalizzate unicamente alla ricerca del piacere sensoriale. Prodotti in serie ridotta, sono, a tutti gli effetti, considerati come dei gioielli preziosi aventi lo scopo di celebrare tutte le sfaccettature della personalità di chi indossa la fragranza.

Il boom dell’e-commerce tra qualità della user experience e storytelling d’autore

Riprendiamo il tema iniziale dell’articolo, ricordando che tra i mutamenti che hanno riguardato il mondo della profumeria a seguito dello scoppio dell’epidemia rientra il boom dell’e-commerce, diventato ormai necessario per il settore. Entrando nel vivo degli aspetti da considerare per renderlo vincente, un doveroso cenno va dedicato alla qualità della user experience. Tra descrizioni dettagliate del bouquet olfattivo e consigli per la scelta del profumo sulla base dell’umore, sono numerose le ispirazioni che i portali web mettono in primo piano con lo scopo di esaltare al massimo la qualità della singola fragranza.

Sempre nell’ottica del rapporto tra web e profumeria, non si può non prendere in considerazione la popolarità, cresciuta tantissimo negli ultimi anni, degli short film come spot. Questi contenuti, aventi grandi nomi dietro la macchina da presa, vengono spesso proposti a episodi, nell’ottica di un raffinatissimo storytelling.