Mika, “No place in heaven” uscirà il 15 giugno: “Last party” dedicata a Freddie Mercury

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Una delle rivelazioni della musica mondiale è senza dubbio Mika, artista anglo-libanese che ha una voce incantevole, simile a quella del compianto leader dei Queen, Freddie Mercury. Ora Mika è pronto ad affrontare un nuovo tour, nel corso del quale intonerà tutti i brani contenuti nel suo nuovo disco, il quarto in carriera, intitolato “No place in heaven”.

La nuova ‘fatica’ di Mika uscirà il prossimo 15 giugno e sicuramente riscuoterà molto successo, visto che ha tantissimi fan nel mondo. L’artista ama l’Italia e gli italiani. Nel corso di un’intervista a Milano, Mika ha detto riguardo al suo nuovo disco: “Mi sono liberato dei sensi di colpa e della vergogna, ho buttato fuori la mia sessualità e omaggiato i miei idoli gay: da Elton John a Freddie Mercury… Negli ultimi quattro anni sono cambiato molto, prima avevo paura ad espormi e dicevo molti no. Poi è arrivata la tv e la voglia di vincere la paura, senza più nascondermi. Prima mi proteggevo, poi ho deciso di uscire allo scoperto. Mi sono detto, ‘sono arrivato a 30 anni e se non sono adesso me stesso, quando lo diventerò?’. Così ho ‘buttato fuori’ tutta la mia sessualità, con il cuore leggero e la testa seria. Ho trovato il coraggio di essere un uomo vero”.

Mika, come detto, ha origini libanesi. La circostanza non l’ha aiutato di certo: “Se sei libanese per il 50 per cento è tutto più complicato, ogni tanto penso che anche mia mamma, che è orgogliosissima di me, in una piccolissima percentuale vorrebbe un figlio sposato, con una moglie e i bambini con cui organizzare il pranzo e le vacanze dai parenti, invece mi deve seguire come una zingara, scegliere per me i vestiti di X Factor…”.

In “No place in heaven” non ci sono canzoni in italiano. Il cantautore ama tale idioma ma non è ancora così ‘padrone’ da realizzare un brano in italiano: “E’ troppo difficile cantare in italiano, anche se il francese mi ha aiutato molto, grazie a X Factor ho imparato a conoscere la musica italiana, ma non ero ancora pronto per dei brani”.

Mika, come tutti ben sapranno, è stato giudice a X Factor ed ha avuto il piacere di conoscere artisti come Morgan e Fedez. Riguardo alle voci su una collaborazione con Morgan, Mika ha dichiarato: “Avevamo un progetto, siamo andati anche in studio a incidere ‘Andiamo a Londra’, che poi lui ha messo nel suo ultimo cd. E’ un artista molto competente, pieno di grinta, fuori dal talent, senza tutta quella pressione, ho visto la vera persona. Mi piacerebbe lavorare ancora con lui ma in solitudine, senza distrazioni attorno”.

Soffermandosi su Fedez, invece, l’artista anglo-libanese ha detto: “La sua vita è un po’ complicata, è una persona che lavora tanto e che ha voglia di fare tante cose, sta gestendo una vita che è sempre sotto pressione ed è normale che si verifichi qualche incidente”.

Una curiosità su “No place in heaven”. Mika ha scritto l’album in una villa di Hollywood, trovata su internet e, una volta, di proprietà dell’attore Orlando Bloom: “Ogni 45 minuti dovevo fermarmi perché arrivava un autobus carico di turisti a fare fotografie”. “No place in heaven” è un disco diverso da quelli precedenti: “Ho voluto confezionare un misto di pop e canzoni più intime, ispirandomi molto agli anni Sessanta e Settanta”.

Tutti i brani sono stati dedicati agli eroi gay di Mika, come Freddie Mercury, Andy Warhol, Cocteau, Walt Whitman e Rimbaud: “Questi artisti, in modo diverso hanno cambiato la direzione del vento. Ci ho messo anche James Dean, ma James Dean è James Dean”.

Lo scorso 10 giugno Mika si è esibito al Fabrique di Milano. in programma tappe a Taormina (23 luglio), Cattolica (25 luglio), Mediolanum Forum di Milano (27 luglio), Palalottomatica di Roma (29 luglio) e Mandela Forum di Firenze (30 luglio).

Per Mika il ‘good guy’ italiano è Dario Fo: “Pur non essendo gay è eccezionale, puntuale, preciso, geniale ma anche cattivo”. Il brano “Last party” di “No place in heaven” è dedicato a Freddie Mercury. Mika ha spiegato: “Canto delle ultime ore di Freddie e dell’amore che ho sempre provato per i Queen, fonte inesauribile di ispirazione”.